Le metropolitane più belle d’Europa tra architettura, storia e arte

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Le metropolitane più belle d’Europa tra architettura, storia e arte

Le metropolitane più belle d’Europa tra architettura, storia e arte

La metropolitana è il luogo per eccellenza della mobilità cittadina, del via vai frenetico e distratto di milioni di persone. Ci si incrocia nel caos, si corre, ci si incontra. Ma nella fretta è raro fermarsi e apprezzare la bellezza di quel mondo sotterraneo. Molte stazioni metropolitane sono costruite solo per gli spostamenti, ma alcune hanno davvero qualcosa per cui valga la pena arrestare la corsa. Tra corridoi, tornelli e scale mobili si celano opere d’arte e reperti provenienti dalla storia e da culture grandiose. Come le stazioni della monumentale metropolitana di Mosca, una delle più belle e più estese d’Europa. Con la sua architettura, i suoi affreschi, i soffitti barocchi e i lampadari di cristallo ogni fermata lascia il viaggiatore sorpreso e incantato. Oppure la metropolitana di Londra, la più antica del mondo e simbolo della città. Costruita nel 1863 con la prima stazione di Baker Street, che conserva quel fascino antico con i suoi mattoncini gialli in stile georgiano. Queste e molte altre sono le metropolitane più belle d’Europa tra architettura, storia e arte.

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METROPOLITANA DI NAPOLI, STAZIONE DI TOLEDO

La metropolitana di Napoli è la terza rete più estesa d’Italia dopo Milano e Roma. Inaugurata nel 1993, nel corso degli anni sono state aggiunte nuove fermate, tra cui la stazione di Toledo, aperta nel 2012. Subito il quotidiano londinese “Daily Telegraph” e la CNN gli hanno assegnato il titolo di metropolitana più bella d’Europa. In effetti la stazione di Toledo è davvero sorprendente. La sua architettura interna è composta da strutture esagonali rivestite di piastrelle blu, ocra e nere, come gli elementi che compongono la città (mare, terra e tufo). Migliaia di luci accompagnano il viaggiatore in un magico scenario marino, con onde e mosaici raffiguranti miti e iconografie locali. All’interno della stazione un totem multimediale si attiva al passaggio delle particelle cosmiche e fornisce informazioni scientifiche. Più che una stazione è una vera e propria meta turistica, che incanta tra mito, scienza e tecnologia.

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METROPOLITANA DI SAN PIETROBURGO, STAZIONE DI AVTOVO

Un affascinante e maestoso mondo sotterraneo si nasconde dentro la stazione metropolitana di Avtovo, a San Pietroburgo. Una delle più belle stazioni della città russa, realizzata secondo lo stile del realismo socialista, come molte metro dell’ex Unione Sovietica. Entrando si ha l’impressione di trovarsi in un teatro o un palazzo lussuoso, magari immaginando un valzer sulle note di Shostakovich. Grandi colonne in marmo bianco e altre in vetro ornamentale accompagnano il binario, insieme a soffitti e lampadari sontuosi. I lumi che li compongono sono ornati di rami d’alloro, spade dorate e altri simboli della gloria militare. Dulcis in fundo, al termine del corridoio un enorme mosaico raffigurante una donna con un bambino in spalla. È la rappresentazione metaforica della battaglia di Leningrado, simbolo della pace conquistata e della vittoria comunista.

METROPOLITANA DI VIENNA, STAZIONE DI VOLKSTHEATER

A Vienna, nella culla della musica barocca e dell’Art Nouveau, anche la metropolitana ha un fascino tutto da scoprire. Mosaici, quadri, sculture e opere d’arte invadono le stazioni metropolitane di Vienna, per attirare l’attenzione dei passanti e rendere più suggestive le fermate. Sono chiamate “linee artistiche”, come la stazione di Volkstheater, che non ha nulla da invidiare a una vera galleria d’arte moderna. Non si può non restare estasiati entrando a Volkstheater: la metro può aspettare. Prima di arrivare al binario ogni viaggiatore si ferma ad ammirare le splendide opere d’arte realizzate da artisti di fama internazionale. Come Anton Lehmden, pittore e incisore austriaco, fondatore insieme ad altri della scuola viennese del realismo fantastico. Della metro Volkstheater ha realizzato il progetto nel 1991 e lasciato un’opera monumentale: un mosaico di circa 360 metri quadrati, raffigurante la natura nel suo divenire. Da vedere assolutamente.

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METROPOLITANA DI ATENE, STAZIONE DI SYNTAGMA

Capita spesso che, durante i lavori di costruzione di una nuova metropolitana, vengano fuori reperti archeologici. Ricchezze inestimabili che raccontano la storia di un popolo e le sue origini. È quello che è successo alla metropolitana di Atene, in particolare alla stazione di Syntagma, una delle più belle ed efficienti d’Europa. Costruita di recente, nel cuore della città, la fermata Syntagma conduce al Parlamento greco e alla piazza più importante di tutta la nazione. È qui che sono rinvenuti meravigliosi reperti archeologici durante i lavori di costruzione ed esposti in teche di vetro lungo i corridoi della metropolitana. Un po’ come è accaduto anche alla metro C di Roma, alla fermata San Giovanni. Mezzo di trasporto e museo archeologico, è questo connubio speciale la vera forza della metropolitana di Atene. Una corsa straordinaria tra archeologia e tecnologia.

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METROPOLITANA DI LISBONA, STAZIONE DI OLAIAS

Una delle metropolitane più belle d’Europa è sicuramente quella di Lisbona. La capitale portoghese vanta una grande quantità di opere artistiche nel suo mondo sotterraneo. Realizzate da artisti del calibro di Maria Keil, maestra del modernismo portoghese, Rogério Ribeiro e tanti altri. Una galleria d’arte nascosta nel sottosuolo, e circondata da sculture, mosaici, forme geometriche e colori brillanti e vivaci. Una delle stazioni più particolari è quella di Olaias, realizzata in occasione dell’Expo mondiale del 1998. È un delle metro più futuristiche e colorate della capitale, con i suoi piloni altissimi, i suoi mosaici e le sue “azulejos” (piastrelle) variopinte. Olaias è una ventata di allegria e bellezza rispetto alla monotonia di molte metropolitane. Il viaggiatore si cala in una dimensione astratta, fantastica e può godere il piacere dell’arte viaggiando.

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METROPOLITANA DI BUDAPEST, LINEA 1

Se la metropolitana di Londra è la più antica del Vecchio Continente, al secondo posto c’è la linea 1 di Budapest, aperta più di cent’anni fa, e dal 2002 patrimonio dell’umanità. I lavori di costruzione cominciarono nel 1870 e fu inaugurata alla presenza dell’imperatore Francesco Giuseppe, nel 1896. Ad oggi le linee metropolitane di Budapest sono 4, ma la linea 1 è la più suggestiva, perché conserva ancora quel fascino antico delle origini. Una delle prime carrozze è tuttora esistente, e conservata nel museo statunitense di Seashore Trolley Museum, nel Maine. Fare una corsa sulla linea 1 significa non solo andare avanti nello spazio, ma tornare indietro nel tempo. Un’emozione incredibile, dove attualità e storia si incontrano in una dimensione unica e senza tempo.