Viale delle Province | Roma

Innovazione e tradizione in Viale delle Province

Modernità, innovazione e un tocco di classicismo. Queste le linee guida dell’intervento di Bioedil Progetti in Viale delle Province a Roma, una delle vie principali di Roma situata nel cuore del quartiere Nomentano. L’intervento di demolizione e ricostruzione propone la realizzazione di un edificio a destinazione mista residenziale e commerciale, servito da tre scale e costituito da nove piani fuori terra, un piano tecnico e un piano interrato.

Scheda tecnica

Importo lavori
Importo lavori coperto da accordo di riservatezza

Data progetto
2015

Stato
Iter autorizzativo concluso

Incarico
Progettazione preliminare

Progettazione architettonica definitiva

Committente
Fondo FIP gestito da Investire SGR S.p.A.

Destinazione
Commerciale – Residenziale

La nobilità del Nomentano

La costruzione del quartiere Nomentano risale alla fine del XIX secolo quando lungo la Salaria e la Nomentana si iniziarono a costruire ville di lusso. Fin da subito questa zona di Roma si trasformò nel quartiere dell’alta borghesia e delle rappresentanze diplomatiche. La parte compresa fra Via Nomentana, Viale del Policlinico e Via di Villa Massimo è stata edificata nel primo trentennio del XX secolo e nel ventennio fascista ha conosciuto una notevole fase di espansione a livello residenziale: la vicinanza con la stazione Termini e con la stazione Tiburtina ha favorito inoltre l’insediamento della piccola borghesia.

 

Lo sviluppo edilizio del dopoguerra, incentivato dal boom economico di quegli anni, si focalizzò sull’edilizia residenziale. Uno dei fiori all’occhiello del quartiere è la presenza della Città Universitaria, che ospita la maggior parte delle 11 facoltà della Sapienza e che nel corso degli anni ha permesso alla zona di mantenere un appeal giovanile e dinamico.

Un edificio moderno e innovativo

Il progetto di Viale delle Province è incentrato sulla connessione con il contesto edificato circostante; evita contrasti cromatici e materici grazie alla schermatura davanti ai balconi a richiamare, con un sistema di cornici regolari, il tradizionale linguaggio degli edifici della città di Roma innestando soluzioni innovative tipiche del registro contemporaneo, senza dunque rinunciare ad una dichiarata modernità in linea con un edificio voluto e ideato nel secondo decennio del XXI secolo.

 

L’edificio comunica con l’ambiente che lo circonda attraverso i materiali, i segni e le cromie che lo caratterizzano, divenendo immediatamente riconoscibile e collocabile nella memoria storica della cultura architettonica del luogo e recuperando il rapporto dialettico con gli edifici residenziali del contesto.
Le scelte progettuali adoperate partono dall’idea di ricostruire e ricucire l’allineamento prevalente su Viale delle Province mediante il portico antistante i locali commerciali. La parte che si intravede dietro la schermatura è caratterizzata infatti da materiali e cromie moderne, gres sulle pareti, pavimenti esterni in teck e solai rivestiti in metallo, anche per far riflettere e moltiplicare la luce che filtra attraverso le bucature della facciata appesa.

Il basamento è in travertino e costituisce un portico d’uso dei negozi, adibito al piano primo a terrazza residenziale. Il progetto prevede al piano interrato la realizzazione di un’autorimessa, con 53 box. L’accesso carrabile avviene attraversando la pertinenza dell’edificio da Viale delle Province; dal piano interrato è possibile raggiungere i livelli superiori attraverso tre sistemi di connessione verticali costituiti da scala e ascensori.

Cromie moderne, gres sulle pareti, pavimenti esterni in teck e solai rivestiti in metallo

Il piano terra è organizzato a corte con un perimetro irregolare su una più ampia superficie di pertinenza. La restante porzione del complesso ospita invece due attività commerciali da circa 90 e 135 mq, e due spazi condominiali.

 

Il piano primo e secondo sono destinati a funzioni residenziali, con distribuzione a ballatoio lungo la corte interna, mentre la restante porzione di edificio, è adibita a parcheggio, pertanto tale porzione risulta essere interrata sui tre lati. L’intervento nel suo complesso prevede la realizzazione di 111 alloggi, di varie dimensioni caratterizzati da ampi balconi e terrazzi.
Le unità immobiliari di progetto sono concepite ponendo particolare attenzione alla fruizione di tutta la superficie interna all’appartamento.

 

Tutti i materiali di finitura saranno volti ad una resa estetica finale omogenea compatibile ed a integrazione con il contesto urbano nel quale si inserisce, rimarcando attraverso la facciata appesa le caratteristiche architettoniche e formali degli edifici limitrofi, mentre i materiali per gli interni attueranno soluzioni tese al risparmio energetico e ad una efficace coibentazione acustica e termica.

La Sapienza di Roma, una storia lunga 714 anni

Il fiore all’occhiello del quartiere Nomentano è sicuramente la Città Universitaria della Sapienza, l’ateneo più grande d’Europa che ad oggi può contare sulla presenza di oltre 100 mila studenti. Viale delle Province dista soltanto dieci minuti a piedi dall’ingresso principale (situato in Piazzale Aldo Moro) ed è essa stessa una via popolata da studenti universitari provenienti da tutte le zone d’Italia.

 

La storia della prima università romana inizia nel 1303 con Papa Bonifacio VIII, che fra i suoi primi provvedimenti emise la bolla In suprema praeminentia dignitatis attraverso la quale veniva fondato lo Studium Urbis, l’Università di Roma, inizialmente collocata fuori dalle mura vaticane (zona Trastevere) e che diventerà nel 1660 La Sapienza.

Io sono il pontefice,
io sono l’imperatore.

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