Passeggiata del Pincio e l’obelisco di Antinoo

passeggiata del pincio panorama

Passeggiata del Pincio e l’obelisco di Antinoo

Passeggiata del Pincio e l’obelisco di Antinoo

La passeggiata del Pincio è un bellissimo esempio di progettazione urbana che rispetta la tradizionale decorazione romana ottocentesca. La passeggiata è collegata a piazza del Popolo tramite la salita del Pincio ed è stata ideata nell’800 durante l’età napoleonica. “L’aspetto attuale della Passeggiata, in stile neoclassico risale, all’impianto originario di Valadier” racconta Renato Guidi nel suo La manutenzione del centro storico di Roma… all’occhio der gatto!. “Questo spazio rappresenta oggi un modello virtuoso per il modo con il quale l’Amministrazione riesce a manutenere e curare l‘intera area.”

Lungo il percorso è possibile godere del panorama della Città Eterna, ma anche della vista dell’arredo urbano tipico della Roma ottocentesca: colonnotti in travertino, panchine con seduta a spalliera in doghe di legno, lampioni in ghisa a candelabro che riprendono lo stile “Antico corso” e la pavimentazione in ghiaia a ciottoli.

Obelisco di Antinoo

Obelisco del Pincio Roma

L’Obelisco di Antinoo nella passeggiata del Pincio

Il paesaggio urbano è inoltre arricchito dall’Obelisco di Antinoo, un monumento costruito con materiale importato dell’Egitto risalente al periodo dell’imperatore Adriano (130 d.C.) e fatto costruire dall’imperatore in onore dell’omonimo ragazzo greco da egli amato. Durante il corso della storia il monumento ha occupato diverse piazze della capitale: prima il circo Variano per volere del giovane imperatore Eliogabalo nel III secolo, poi nel 1600 i giardini di Palazzo Barberini per poi arrivare nelle mani del papato e abbellire il Cortile della Pigna in Vaticano, fino alla posizione attuale nel 1822 per volere di papa Pio VII nell’ultima parte del suo pontificato.

LEGGI ANCHE “IL TEMPIO DI ISIDE A ROMA”

“Dalla fine dell’Ottocento l’aspetto della Passeggiata non cambierà sostanzialmente, salvo l’inserimento progressivo e continuo di nuove opere di arredo” prosegue Guidi nel suo libro “soprattutto monumenti, che ne accentueranno il carattere celebrativo, trasformandola in un ‘pantheon’ a cielo aperto della memoria italiana”. La passeggiata del Pincio non è solo un esempio di storia, ma uno di quei luoghi di Roma ricchi di sentimento che testimoniano il trascorrere del tempo, che raccontano storie, vite e amori di una città millenaria.