Amarcord | Renato Guidi

Piazza San Silvestro, qualche anno fa, non era isola pedonale

Amarcord | Renato Guidi

di Renato Guidi

È da metà mandato del secondo Veltroni che si è staccata la spina della macchina di una rinascita avviata durante il passaggio dalla cosiddetta 1° Repubblica.
La macchina dell’Amministrazione comunale si è fermata!
Nessun coordinamento, nessuna specifica volontà di attivare questo o quel settore, nessun atto di rinnovamento e soprattutto nessuna contromisura per uscire da una crisi economica che, colpendo i più deboli, ha individuato in Roma una città da conquistare.
Mafia, Camorra e malaffare si stanno radicando tra le antiche mura e, mentre queste dilagano nei quartieri, le grandi società si allontanano, non vedendo più in Roma una vetrina internazionale o un centro logistico di affari. Le conseguenze sono state deleterie per quasi tutti i settori produttivi.

La bellezza di Roma non è mai in discussione

Traffico, trasporti e rifiuti sono i problemi atavici della Città eterna

Grazie alla nostra storia, l’unico settore inconsapevolmente attivo è il turismo, ma che incontrollato, insicuro e approssimato, con le sue evoluzioni, rende la gestione della città sempre più caotica, sporca ed insicura.
Ci ricordiamo tutti quella voglia di fare che contraddistinse il decennio ’95 – 2005, quella voglia di fare bene, quella spinta per trasformare Roma in una vera capitale europea.

Il valore di Roma Capitale era l’obiettivo primario di quella rinascita. Alla base c’era un coordinamento politico, tecnico e civile con il quale si erano individuati i settori che necessitavano di una valorizzazione. Vi ricordo:

Trasporti ed infrastrutture (passaggio a nord ovest, lavori aereoportuali, metropolitana, la cura del ferro)
Urbanistica ed ambiente (piano delle certezze, pianificazione di riqualificazione, Nuovo Piano Regolatore)
Valorizzazione dell’esistente (recupero edifici, cento piazze, mercati)
Produttivo e terziario (centro congressi, fiera di Roma, centri direzionali, velodromo)
Scuola e sanità (asili, recupero edifici scolastici, S. Andrea, ampliamento Gemelli)
Turismo (alberghi, aree sosta pullman, opere archeologiche e recupero monumenti)
Sicurezza (sistemi di coordinamento pubblico/privato)
Sport (ricerca sugli stadi, internazionali di tennis, nuoto, punti verde qualità)
Ricreativo (auditorium, multisale)
Amministrativo (nuovo assetto macchina comunale)

Tutto questo fu interrotto inspiegabilmente e nei successivi anni, mentre Roma riduceva il suo spessore nazionale ed internazionale, le altre città invece si rafforzavano.
Londra, Parigi e ora anche Milano si sono create in questi anni, con l’aiuto anche della propria Nazione, delle loro identità, del loro potere, che ora gestiscono incontrastate, portando economia al proprio territorio.

Allo stato attuale, con le normative vigenti, per fare quello che è stato fatto a Milano ci vorrebbero minimo 10 anni.

Bioedil

Togliere il ruolo di capitale a Roma potrebbe essere in questo momento molto facile. Dobbiamo rinascere e questa rinascita deve ripartire con il piede giusto! Non si può sbagliare più!

Bioedil

Fondamentale riprendere un coordinamento logistico della città che garantisca per i dieci punti sopraelencati, scelte collegate ad obiettivi generali più ampi. Serve un’integrazione tra una classe politica preparata e, un’imprenditoria di alto livello gestita da figure professionali valenti e consapevoli del ruolo di Roma Capitale.
A mio avviso serve nominare, in accordo con il Sindaco, un tavolo non politico ma strategico composto da rappresentanti di categoria, tecnici e civili meritevoli per le loro competenze.

Il tavolo strategico dovrà eseguire un’attenta analisi oggettiva della situazione, individuando le possibili soluzioni per rimettere Roma nel suo ruolo naturale e dovrà nominare un City Manager per un corretto coordinamento. Il City Manager avrà il compito di coordinare i Dipartimenti, i Municipi e le associazioni al fine di indirizzare l’Amministrazione verso gli obiettivi decisi sia dal tavolo che dalla politica.
Nelle fasi successive, al fine di realizzare il programma, il Sindaco con la sua squadra dovrà necessariamente coordinarsi con lo Stato Centrale che, oltre ad assistere economicamente questa trasformazione, dovrà emanare leggi speciali, dare certezze e garanzie.

Roma Termini è uno degli scali ferroviari più grandi d'Europa

Secondo Ferrovie dello Stato, alla stazione di Roma Termini circolano più di 480.000 persone al giorno

Per il settore Urbanistico ed Edilizio le nostre proposte sono:

  • Individuare gli obiettivi strategici d’interesse generale (trasferimento sede Regione Lazio, trasferimento sede Comune, Fiera di Roma vecchia e nuova, stadio, metropolitana, opere stradali etc., etc.);
  • Rivisitare alcune normative al fine di allargare il “range” della D.I.A. per ottenere molti più titoli edilizi senza passare per il classico rilascio della Licenza da parte del IX° Dipartimento. Gli uffici svuotati da tale lavoro potranno essere convertiti in Organi di Controllo;
  • Rivisitare le norme che calcolano gli oneri urbanistici ed edilizi
    L’incremento di tassazione pensato negli anni economicamente postivi è attualmente anacronistico in questo periodo di crisi; la gravosa attuale tassazione (in particolare per i cambi di destinazione urbanistica) spesso è l’ago della bilancia per il non fare;
  • Determinare una continuità normativa con il “Piano Casa” in scadenza 31 gennaio 2017 al fine di incentivare un “restyling urbano” necessario per migliorare le nostra città;
  • Aprire un dialogo con il MIBAC e la Regione Lazio, al fine di accorciare le tempistiche approvative dei progetti su aree vincolate e soprattutto regolamentarle “per fare”;
  • Definire tutte le pratiche aperte dell’Ufficio Condono e chiuderlo definitivamente;

Il decisionismo politico e la meritocrazia dovranno essere la chiave della rinascita.