L’architettura verde entra in città: principi, vantaggi e gli esempi della nuova rivoluzione green

L’architettura verde entra in città: principi, vantaggi e gli esempi della nuova rivoluzione green

L’architettura verde entra in città: principi, vantaggi e gli esempi della nuova rivoluzione green

 

L’architettura verde si occupa in generale della protezione dell’ambiente e nello specifico dei materiali naturali utilizzati per le costruzioni, della configurazione di un edificio all’interno dello spazio e della gestione dell’energia. Ha molto in comune con l’architettura sostenibile e con la PAC (Politica Agricola Comune). Nel primo caso entrambe si occupano dell’attenzione alla eco-sostenibilità e all’suo di una tecnologia innovativa che punta ad ispirarsi alla natura, ma l’architettura verde va oltre pensando anche alla disposizione delle piante e degli spazi verdi in un contesto urbano.

La PAC da sempre si occupa di clima e di ambiente nel contesto agricolo, ma le nuove prospettive e direttive della UE puntano a un modello nuovo e più ampio in grado di garantire un passaggio a un mondo più sostenibile a livello ambientale, sociale ed economico. L’obiettivo dell’architettura verde è di realizzare edifici che abbiamo un impatto positivo sulla salute e sul benessere di coloro che vivono e lavorano in un determinato contesto.

Principi dell’architettura verde

Alcuni principi dell’architettura verde, come detto, combaciano con quelli dell’architettura sostenibile e della PAC e sono:

  • gestione della produzione e del consumo di energia, puntando quindi da una parte a produrla in modo naturale (fotovoltaico ad esempio), ma anche all’isolamento termico per ridurre perdite e fabbisogno;
  • gestione e riduzione dei rifiuti, cercando di arrivare a riciclare il più possibile, riutilizzando l’acqua piovana ed effettuando il compostaggio di alcuni scarti. Ma questo aspetto include anche la gestione dei rifiuti in cantiere, utilizzando materiali naturali o ecologici e poi effettuando quando possibile anche in questo caso il riciclo di alcuni elementi o materiali;
  • rigenerazione ambientale e di vecchi edifici piuttosto che la costruzione di nuovi;
  • design ecologico attento, ad esempio, al posizionamento delle finestre per far filtrare più luce solare e ridurre il consumo di quella artificiale.

La rivoluzione verde nell’architettura urbana

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione verde nelle città di tutto il mondo, grazie alla realizzazione di nuovi edifici a basso impatto ambientale o ricoperti di alberi e alla rigenerazioni di luoghi desueti trasformati in “oasi verdi” come High Line Park, la famosa linea ferroviaria di New York. Si sta perdendo, quindi, il concetto di una volta in cui il verde era relegato alla periferia e il centro della città veniva “inondato” di cemento. Tra i progetti realizzati che riguardano l’architettura verde nelle grandi città ci sono:

  • a Parigi il Musée du quai Branly (Museo delle arti e civiltà d’Africa, Asia, Oceania e Americhe) che si affaccia sulla Senna e che ha pareti con tanto verde sul fronte della strada. Un complesso museale quindi arricchito di elementi naturali;
  • a Vancouver (Canada) famoso il condominio di 60mila metri quadri realizzato con materiali isolanti, che consentono di creare un microclima e la conseguente riduzione di impianti di riscaldamento;
  • a Lagos (Nigeria) è stata realizzata una scuola con materiali da riuso. Si tratta di un edificio galleggiante denominato Makoko Floating School, che raccoglie acqua piovana e sfrutta le energie rinnovabili;
  • a Shanghai in Cina il progetto “1000 Trees” sorge lungo la strada Maganshan. L’edificio è parte del paesaggio, ricorda infatti due montagne ed ha 400 terrazze e una serie di alberi lungo tutta la superficie.

 

Conclusioni

Innegabili i vantaggi dell’architettura verde:

  • miglioramento della qualità dell’aria
  • riduzione effetto isola di calore
  • risparmio energetico
  • riduzione temperatura ambiente
  • riduzione polveri sottili e inquinamento
  • aumento del benessere psicofisiologico.