Come eravamo, come saremo: il nostro paese raccontato con le immagini e i video del 1968

Come eravamo, come saremo: il nostro paese raccontato con le immagini e i video del 1968

Come eravamo, come saremo: il nostro paese raccontato con le immagini e i video del 1968

Un’esposizione a cura di AGI Agenzia Italia al Museo di Roma in Trastevere fino al 2 settembre 2018

Immagini e video per raccontare il 1968, in occasione del 50° anniversario di un anno così importante per la storia del nostro paese ma anche per il resto del mondo. L’AGI Agenzia Italia ha organizzato questa mostra allestita al Museo di Roma in Trastevere, aperta al pubblico fino al 2 settembre, attingendo dal patrimonio di tutte le storiche agenzie nazionali e internazionali.

Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo” è un’esposizione nata da un’idea del direttore Agi Riccardo Luna, e curata insieme al condirettore della stessa agenzia Marco Pratellesi. Ne viene fuori un percorso nell’Italia del ’68 denso di emozioni e ricordi, un modo per rivivere ma anche per ristudiare tutto quello che è accaduto.

DREAMERS-1968-AFP – Il leader studentesco francese Daniel Cohn Bendit e manifestanti tedeschi tengono una protesta al confine franco tedesco -25 maggio

DREAMERS 1968, AGI, Giacinto Facchetti capitano della Nazionale alza la coppa dei campionati europei vinti a Roma contro la Jugoslavia, 10 agosto

Ma non è una mostra solo sul passato, è un modo per guardare al futuro, come sottolinea lo stesso Riccardo Luna. “Questa non è una mostra sul passato ma sul futuro. Sul futuro che sognava l’ultima generazione che non ha avuto paura di cambiare tutto per rendere il mondo migliore. Che si è emozionata e mobilitata per guerre lontane; che ha sentito come proprie ingiustizie subite da altri; che ha fatto errori, certo, ha sbagliato, si è illusa, è caduta, ma ha creduto, o meglio, ha capito che la vera felicità non può essere solo un fatto individuale ma collettivo”.

Tutte le agenzie hanno contribuito a ricostruire la storia del ’68, immagini che hanno segnato un’epoca: le occupazioni studentesche, la dolce vita, ma anche la vittoria agli Europei di calcio, il cinema, la musica, la moda e la semplice vita quotidiana. È una immersione totale in un periodo fatto di grandi sognatori come Martin Luther King e Bob Kennedy, passando per la cronaca internazionale segnata dalla guerra in Vietnam, dalla segregazione razziale negli Usa, dalla presidenza di Nixon alla fine della Primavera di Praga.

DREAMERS 1968, ADRIANO MORDENTI AGF, Il terremoto del Belice macerie delle case distrutte, 20 gennaio

DREAMERS 1968, AGI, Riunione alla sede dell’Agis di attrici, attori, registi e produttori per la fondazione dell’accademia cinematografica, 1 novembre

Ben 171 immagini tra cui oltre 60 inedite, 15 filmati originali, 40 prime pagine di quotidiani e riviste riprese dalle più importanti testate nazionali. E poi oggetti che hanno fatto la storia come un juke boxe, un ciclostile, una macchina da scrivere Valentine, la Coppa originale vinta dalla Nazionale italiana ai Campionati Europei, la maglia della nazionale italiana indossata da Tarcisio Burgnich durante la finale con la Jugoslavia, la fiaccola delle Olimpiadi di Città del Messico.

Una mostra divisa in sezioni, in cui ogni sala affronta una tematica specifica, riportando alla mente ricordi, voci e personaggi che hanno segnato quel periodo. Uno fra tutti Pier Paolo Pasolini. Ma anche la battaglia di Valle Giulia, il terremoto del Belice, il successo e i vip del Piper Club. Ma il ’68 è anche la “voce” degli studenti nei cortei o dei politi nei loro discorsi: nel porticato del museo sarà possibile riascoltare suoni e parole di quegli anni. Così come la sezione dedicata alla tecnologia riporterà alla memoria lo sbarco sulla luna.

DREAMERS 1968, GETTY IMAGES, Joan Baez canta durante una manifestazione contro la guerra a Central Park New York, 3 aprile

DREAMERS 1968, CAMERA PRESS:CONTRASTO, soldati sovietici cercano di conquistare la sede della radio cecoslovacca, 21 agosto

E poi un vasto repertorio di memorabilia e materiale d’epoca, oltre a una riproduzione scenografica di un ambiente universitario occupato, permetteranno al pubblico di vivere un’esperienza davvero unica. Un’immersione totale nel 1968, per rivivere e ricordare quanto accaduto, ma soprattutto per guardare al futuro con una nuova consapevolezza.

 

Immagine di copertina: Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo