Costruire in altezza, le nuove frontiere della costruzione

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Costruire in altezza, le nuove frontiere della costruzione

Costruire in altezza, vantaggi per l’uomo e l’ambiente

Già in tempi antichi le prime costruzioni sembravano voler sfidare il cielo. Piramidi, ziggurat, torri, templi e imponenti chiese gotiche si ergevano con fierezza cercando di raggiungere vette sempre più alte. Mossi dal desiderio di entrare in contatto con il mondo ultraterreno, che allora si credeva risiedere nei cieli, in ogni epoca gli uomini hanno costruito sempre più in alto per lasciare un segno, una prova inequivocabile delle abilità dell’uomo e del suo incredibile ingegno. Nonostante il tempo, le calamità e l’incuria ancora oggi alcune di queste costruzioni si ergono maestose per ricordarci l’impresa titanica di architetti e di ingegneri che per primi hanno sfidato le leggi della fisica e della meccanica.

Se duemila anni fa costruire in altezza significava avvicinarsi al mondo ultraterreno, oggi nelle grandi metropoli le esigenze dell’uomo sono mutate. Negli spazi sempre più congestionati delle città moderne le nuove esigenze hanno evoluto il modo di costruire edifici sfruttando l’altezza per scopi diversi rispetto a quelli del passato: è il segno evidente dell’evoluzione e del cambio nelle necessità del vivere quotidiano.

Massimizzare il suolo cittadino e preservare l’ambiente. Questo l’obiettivo di chi ancora oggi progetta e costruisce edifici residenziali, uffici e poli di innovazione e ricerca sfruttando l’altezza. I grattacieli moderni sono delle vere opere d’arte costruite con le migliori tecnologie. Dall’esterno si presentano come strutture inanimate, immobili e prive di vita, ma in realtà al loro interno risiede una sistema capillare che corre lungo tutta la struttura mettendo in comunicazione servizi, funzionalità ed elementi strutturali.

Service core è il termine che indica “l’esoscheletro” dei grattacieli. Una parte fondamentale delle strutture sviluppate in altezza e a cui sono affidate le funzioni principali di comunicazione come scale e ascensori. Al suo interno trovano inoltre spazio tutti i principali cavedi di ventilazione, le reti di servizio composte da elettricità, fluidi, dati e gli ambienti di servizio principali come magazzini, servizi igienici e ripostigli. Il core invece è la parte esterna del service a cui è affidata la resistenza dell’edificio ai carichi orizzontali generati dai fenomeni naturali come il vento e i sismi.

La sfida delle costruzioni sviluppate in altezza

La maestria e le competenze tecniche per progettare edifici sviluppati in altezza è tutt’altro che semplice. L’avevano capito già in Egitto 8000 anni fa ca. quando le prime piramidi di Giza vedevano la luce nella culla africana della civiltà. Pesanti blocchi di pietra calcarea da 2 tonnellate e mezzo venivano affidati alla benevolenza di Hapy e percorrendo il fiume Nilo approdavano le rive del Basso Egitto. Da lì attraverso il deserto raggiungevano il nascente complesso funerario di Giza sfruttando, forse, la permeabilità della sabbia o un sistema di funi e corde che ancora oggi rimane un mistero.

Nonostante le nuove tecnologie, i nuovi materiali utilizzati in edilizia e le ultime conoscenze ingegneristiche, costruire in altezza rappresenta ancora una volta una sfida per l’umanità. Gli alti edifici delle metropoli infatti sono sottoposti a fenomeni e problemi che non interessano le normali costruzioni. Forti raffiche di vento, intemperie, difficoltà nella costruzione, tutto sembra remare contro queste strutture alte più di 200 metri che spesso sono in balia di fenomeni esterni estremi come i grattacieli giapponesi abituati a sopportare scosse sismiche di fortissima entità, o il gigante cinese Taipei 101 che durante un tifone con raffiche di vento da 160 km/h rimaneva impassibile e addirittura liberava una dolce melodia grazie al gigantesco mass damper presente nel cuore della struttura.

Anche sul suolo italiano sono presenti diverse strutture costruite in altezza che impreziosiscono lo skyline di bellissime città come Bologna, Milano e Roma. A Bologna esiste la Torre Unipol, un nuovissimo edificio che per primo ha sfidato in altezza la Torre degli asinelli fatta costruire dal nobile Gherardo Asinelli quasi 1000 anni fa. Milano ha dato luce al Bosco Verticale uno dei più affascinanti grattacieli del mondo e simbolo della comunione tra natura e tecnologia. Mentre a Roma la Torre Eurosky svetta sul verde dei parchi dell’Eur regalando una vista panoramica su uno dei quartieri più prestigiosi di Roma sud e di cui Bioedil ha curato nel luglio 2017 la ristrutturazione dell’intradosso del solaio del ponte del 22° piano attraverso un intervento in edilizia acrobatica.

Vantaggi della costruzione in altezza

Costruire in altezza oggi è ancora più importante che nel passato. Il fenomeno di sovraffollamento delle metropoli colpisce gran parte delle città che anno dopo anno mangiano il verde per dare spazio a nuovi complessi residenziali, uffici e negozi. Ecco perché le costruzioni sviluppate in altezza sono un’esigenza di primaria importanza per l’ecosistema urbano. Grazie ad edifici di questo tipo è possibile sfruttare il suolo cittadino al suo massimale e restituire dignità ad aree verdi della città.

«Costruire in altezza – spiega Renato Guidi, amministratore di Bioedil Progetti – ha vantaggi anche dal punto di vista economico e amministrativo. Credo sia però fondamentale che i nuovi grattacieli, anche a Roma, nascano in aree già densamente popolate e ben fornite dal sistema pubblico dei trasporti».

I vantaggi del costruire in altezza non si ferma solo al miglior sfruttamento dello spazio cittadino. Le nuove costruzioni sono anche un esempio di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica. Lo sanno bene gli architetti americani che da qualche anno a questa parte sfruttano il legno massiccio in edilizia per costruire edifici alti fino a 18 piani. La nuova corrente architettonica definita Mass Timber non è solo bella esteticamente, o funzionale come testimoniato dalla sede di Amazon a Vancouver costruita in soli 70 giorni, ma è anche amica dell’ambiente grazie alle proprietà del legno massiccio che assorbe il carbonio del CO2 e lo trattiene fino a che non è decomposto o bruciato.

Se costruire rappresenta una prerogativa dell’intelletto umano, oggi più che mai, costruire in altezza rappresenta un’esigenza per rendere le città moderne più vivibili e sostenibili. Sarà attraverso un ritorno al passato con in legno, o la costruzione di grattacieli in grado di autoprodursi energia, non importa il mezzo o il tempo che ci vorrà, in qualche maniera l’uomo e il suo intelletto troveranno un mezzo per migliorare le capacità di progettare città migliori e difendere il pianeta che da più di 2 milioni di anni chiamiamo casa.