Interior design, la pandemia cambia la casa dei desideri

interior design e outdoor

Interior design, la pandemia cambia la casa dei desideri

Interior design, la pandemia cambia la casa dei desideri

 

La pandemia ha posto nuove basi per l’interior design della propria casa. L’obbligatorietà a vivere 24 ore su 24 nell’abitazione ha portato le persone di tutto il mondo a sognare spazi diversi in cui vivere, un appartamento pensato per le proprie esigenze, funzionale e che esprima il carattere e la personalità di chi lo abita. Ma che soprattutto sia un’oasi di pace e benessere, dove i materiali, i colori e le forme aiutino le persone a rilassarsi e a ricaricare le energie. Fondamentali gli isolamenti acustici e olfattivi, la tecnologia per la gestione della casa, la suddivisione degli spazi per le varie attività. 

La ricerca sui desideri della casa

Elle Decor ha svolto una ricerca su un campione di 460mila persone grazie all’app MotivBase, che si presenta come un antropologo che lavora con l’intelligenza artificiale. Sono state analizzate più di 600mila conversazioni sul web americano a tema “casa”. In pratica ne viene fuori una ricerca più profonda e umana, perché l’app coglie significati espliciti e impliciti, mostrando il desiderio profondo dell’interior design dopo un anno di pandemia.

I risultati dell’analisi sull’interior design

Con il design della propria casa si tende a rappresentare la propria identità, a mostrare carattere. Ma la pandemia ha portato a coabitazioni forzate, in cui quindi bilanciare lo spazio personale con quello privato degli altri inquilini. Le case più grandi, infatti, sono pensate solo per le famiglie e non per persone single che convivono con altri per dividere le spese. Ne viene fuori una casa spesso non rispondente alle proprie esigenze, specialmente in fatto di scelta di mobili. Ma la coabitazione ha anche il vantaggio di creare piccole comunità in cui darsi sostegno a vicenda.

Dalla ricerca è emersa anche una forte discussione sull’accessibilità, sulla progettazione universale, sugli spazi e su una casa a misura di persone che soffrono di gravi patologie (siano esse mentali o fisiche). Lo smart working e la dad hanno ampliato il desiderio di avere arredi e spazi multifunzionali per lavorare e studiare riconvertendo camere e living. Altro tema toccato è quello dell’outdoor, la rivalutazione di case con spazi esterni come giardini e terrazzi, come parte integrante della casa stessa.

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Il progetto Agriconsulting

Proprio anticipando questi desideri e applicandoli non solo alla casa ma ad ogni edificio, ufficio o spazio vissuto dalle persone per più ore durante l’arco della giornata, Bioedil Progetti ha realizzato un progetto che ha alla base la funzionalità. Nel quartiere Flaminio è stata portata a termine un’opera di finitura e completamento del piano di copertura di un immobile di proprietà Agriconsulting e Play Press Publishing.

Il progetto Bellini

L'ambiente di Via Bellini è luminoso, spazioso ed esteticamente impeccabile

In un edificio di via Bellini, Bioedil Progetti ha realizzato una sala relax e una sala piscina, riorganizzando e ripensando gli spazi con l’ampliamento del piano casa. Spazi benessere in cui rilassarsi dopo il lavoro e lontano dal caos della città, rafforzando l’apertura con il giardino esterno, creando un’oasi di benessere unica, curando anche l’arredo e la scelta dei materiali.

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