Oslo capitale dell’architettura 2019: una città in continua evoluzione

Palazzo dell'Opera di Oslo

Oslo capitale dell’architettura 2019: una città in continua evoluzione

Oslo capitale dell’architettura 2019: una città in continua evoluzione

La capitale norvegese è animata da un grande fermento architettonico, non solo perché la città di Oslo negli ultimi anni ha vissuto una crescita e una modernizzazione importante, ma anche perché dal 26 settembre al 24 novembre si terrà la Oat 2019: la Oslo Architecture Triennial con il tema “Degrowth and its relevance in architecture”.

La triennale norvegese organizzerà per questi due mesi eventi come mostre, installazione pubbliche, conferenze internazionali e forum accademici proprio per esplorare le possibili alternative architettoniche e urbanistiche che potranno vivere in futuro le nostre città.  

Oslo skyline

I NUOVI QUARTIERI DI OSLO

Oslo ha già cominciato la sua trasformazione da qualche anno, con tante opere terminate e altre in fase di realizzazione, che portano la firma di grandi studi di architettura a livello internazionale. Una crescita che ha portato la guida turistica Lonely Planet a inserire Oslo tra le migliori destinazioni del 2018. Ci sono interi quartieri che hanno subito un vero e proprio restyling.

Bjǿrvika Barcode

Bjǿrvika Barcode è una zona residenziale nei pressi della stazione centrale composta da 12 grattacieli di diverse altezze e larghezze, gli spazi vuoti lasciati tra gli edifici lo fanno assomigliare a un grande codice a barre. Questo zona è collegata all’area Gronland da un ponte pedonale Akrobaten di 206 metri, che ha vinto il primo premio europeo (Certificato di Eccellenza) in ECCS per i ponti d’acciaio del 2012.

Bjǿrvika Barcode e ponte pedonale Akrobaten

Tjuvholmen

Tjuvholmen è un nuovo quartiere che ha un fascino tutto suo, è infatti un concentrato delle tendenze dell’architettura e dell’urbanistica contemporanea, che danno un’impronta unica a questa zona.

Sørenga

Sørenga è la zona a ridosso del mare, era il “vecchio molo” per container ed oggi è stato trasformato in un quartiere di complessi residenziali con dettagli architettonici interessanti. Ha un parco verde e una vista su tutte le più belle attrazioni della città.

Sorenga

Vulkan

Vulkan rappresenta, invece, il quartiere dello sviluppo sostenibile, è nato per limitare l’impatto ambientale, tanto che i suoi edifici sono realizzati con pannelli solari e qui si trovano anche dei pozzi geotermici.

LA NUOVA ARCHITETTURA NORVEGESE

Ma non sono solo interi quartieri ad aver dato una nuova linfa vitale alla città, ci sono anche singoli edifici che sono diventati le punte di diamante di una capitale europea che ha davvero fatto un bel balzo in avanti.

Museo Astrup Fearnley

Museo Astrup Fearnley è la galleria d’arte moderna e contemporanea realizzata da Renzo Piano. Un museo a forma di vela con tre padiglioni indipendenti, che si trovano quindi sotto lo stesso tetto che permette un’illuminazione naturale. In questa struttura vetro, acciaio e legno sono gli elementi cardine, che richiamano all’essenzialità norvegese.

Museo Astrup Fearnley

Palazzo dell’opera e del balletto di Oslo

Palazzo dell’opera e del balletto di Oslo è un’avveniristica costruzione in vetro e marmo bianco di Carrara, sembra quasi un enorme blocco di ghiaccio che esce dal mare. Questa zona è destinata a diventare il fulcro culturale della città. Qui sorgerà, infatti, il museo Nazionale (vedi prossimo paragrafo), il nuovo museo di Munch entro il 2020 che sarà una struttura verticale; e la biblioteca Deichman tra le più moderne d’Europa. Strutture tutte ecosostenibili.

Opera house dettaglio

Stazioni metropolitane

Due nuove stazioni metropolitane per la linea Fornebubanen di Oslo, che dovrebbero essere realizzate entro il 2025. Il design sarà ispirato al paesaggio glaciale della Norvegia. Il potenziamento delle linee metro rientra in un progetto più ampio di miglioramento dei trasporti pubblici e delle piste ciclabili, Oslo – eletta anche capitale verde d’Europa nel 2019 – sta investendo molto in questi settori per diminuire le auto in circolazione, l’inquinamento e il traffico.

Museo Nazionale di Vestbanen

Museo Nazionale di Vestbanen aprirà nel 2020 e sarà il più grande museo d’arte nella regione nordica. Sorgerà nell’ex stazione di Vestbanen nel centro di Oslo. La sua architettura richiamerà agli edifici esistenti in zona come il Municipio e la Fortezza. Avrà un’esposizione permanente con più di 6mila opere, e sale per svariate mostre di arte e design. Sul tetto ci sarà una terrazza con vista sulla città. Il piazzale fungerà da luogo di incontro per eventi all’aperto.

national museum Vestbanen

Landbruksskvartalet

Landbruksskvartalet è il quartiere dell’agricoltura, che sempre in ottica “verde”, sta prendendo sempre più forma nella zona centrale di Oslo. La riqualificazione dell’ex caseificio ha come concetto base la realizzazione di spazi urbani con una forte identità industriale, ma anche di materiali biologici. In sostanza questo quartiere sarà legato alla sua storia e alla cultura alimentare, con il caseificio ristrutturato che sarà al centro del progetto.

Nuovo acquario di Oslo

Nuovo acquario di Oslo sorgerà sul sito del vecchio aeroporto di Bærum, in una zona periferica della capitale. Questa parte di Oslo sarà totalmente ridisegnata, ospitando nuovi servizi e attività. La struttura che dovrebbe essere completata entro il 2023 avrà due corpi principali a forma sinuosa, per dare dinamicità e l’idea di due rocce levigate dal mare. Un continuo contatto da terra e mare come altri edifici della città.

Nuovo acquario di Oslo