Snarkitecture, colpisce ancora! La nuova mostra al National Building Museum

Snarkitecture National Building Museum

Snarkitecture, colpisce ancora! La nuova mostra al National Building Museum

Snarkitecture, colpisce ancora! La nuova mostra al National Building Museum

Snarkitecture è un movimento di progettazione collaborativa fondata a New York da Alex Mustonen e Daniel Arsham nel 2008 e successivamente dal designer Benjamin Porto. Il nome deriva dal poemetto umoristico dello scrittore inglese Lewis Carroll, un’opera bizzarra comparsa per la prima volta in un’edizione edita Macmillan del 1876.

L’opera di Carroll racconta il viaggio di una ciurma alla ricerca di un animale immaginario, lo Snark. Riprendendo il taglio umoristico e anticonvenzionale dell’opera dello scrittore il movimento newyorkese propone design innovativi partendo da oggetti di vita comune.

Dopo aver presentato l’installazione Altered States al Fuori Salone 2018, il trio di designer allestirà le sale del National Building Museum di Washington DC con l’esposizione “Fun House”. La mostra curata dall’italiana Maria Cristina Didero si presenterà sotto le spoglie di una casa tradizionale arredata dalle opere più iconiche degli artisti. Fun House aprirà il 7 luglio e durerà tutto il periodo estivo fino al 3 Settembre 2018. Nelle prossime settimane saranno annunciate alcune delle opere presenti.

“Rendere l’architettura e il design accessibile e divertente è il punto chiave del successo delle nostre mostre estive.” ha commentato il direttore del museo di Washington “ Snarkitecture capisce realmente il nostro obiettivo di ispirare curiosità sul mondo che progettiamo e costruiamo, e siamo emozionati di lavorare con loro per la seconda volta. Sappiamo che i nostri visitatori saranno entusiasti di immergersi nuovamente nel mondo Snarkitecture. “

I tre artisti Snarkitecture, che non sono nuovi al grande palco, avevano popolato in precedenza il museo di Washington con un’opera dal titolo The Beach che aveva suscitato il clamore delle stampa attirando nell’arco di pochi giorni quasi 200.000 mila visitatori. Allora i designer avevano riempito l’hall del museo con 1 milione di palloncini di plastica riciclata traslucida.