Aldo Rossi, l’architetto “anomalo” tra la passione per i disegni e una nuova concezione della città

Aldo Rossi ha disegnato gli edifici del quartiere Schutzenstrasse a berlino

Aldo Rossi, l’architetto “anomalo” tra la passione per i disegni e una nuova concezione della città

Aldo Rossi, l’architetto “anomalo” tra la passione per i disegni e una nuova concezione della città

 

Il Museo Maxxi di Roma dedica una mostra ad Aldo Rossi, un altro grande maestro dell’architettura, dopo aver omaggiato Gio Ponti. Definito “architetto anomalo”, Aldo Rossi ha dato un contributo importante sia teorico che pratico. L’esposizione (visitabile dal 10 marzo al 17 ottobre) intitolata “L’architetto e la città” valorizzerà materiali che provengono sia da archivi che da collezioni di tutto il mondo, come disegni, progetti, fotografie, scritti e modelli.

La mostra su Aldo Rossi

L’opera di Aldo Rossi si dipana tra progetti culturali e architettonici, allestimenti e progettazioni domestiche. E proprio da tutto ciò emerge la sua formazione, gli insegnamenti e la ricerca. La mostra sarà l’occasione anche per alcuni incontri in streaming per approfondire aspetti particolari del lavoro di Aldo Rossi, come i disegni che assumono una rilevanza fondamentale nella sperimentazione delle composizioni e degli accostamenti. Un disegno libero quello dell’architetto, buttato giù tra gli appunti dei quaderni prima di passare a fogli e supporti professionali.

E poi la sua concezione di città, diversa e nuova da quella espressa da Le Corbusier. Per Aldo Rossi la città è la somma di tutte le epoche e di tutti gli stili architettonici; non si può rompere con il passato come avevano fatto altri architetti, ma le nuove costruzioni devono essere integrate all’interno della cittadina. La soluzione per Rossi è l’utilizzo degli archetipi, quelle forme ricorrenti nella storia dell’architettura che possono fungere da richiamo con la città esistente, realizzando allo stesso tempo delle costruzioni innovative e moderne ma con elementi tradizionali.

Quartier Schutzenstrasse designed by italian architect Aldo Rossi

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Chi era Aldo Rossi

Aldo Rossi (1931-1997) è stato il primo italiano a vincere il premio Pritzker (grazie a numerosi lavori e docenze all’estero), un visionario e innovatore che sosteneva la responsabilità etica e culturale dell’architettura nei confronti del mondo. Forte il suo interesse per le metropoli che sono tra le protagoniste della mostra del Maxxi e che ha messo nel testo “Architettura delle città” del 1966, un classico per tutti gli studenti di architettura moderna. La città per lui è un groviglio di idee, immagini, luoghi, identità e memoria.

Considerato tra i fondatori del movimento Postmoderno, Aldo Rossi ha collaborato con diverse università straniere come Cooper Union University, Institute for Architecture and Urban Studies, Harvard e Yale University.

Le sue opere

Tra le opere più importanti della sua carriera ci sono l’unità residenziale nel complesso Monte Amiata al quartiere Gallaratese di Milano con Carlo Aymonino; l’ampliamento del cimitero San Cataldo a Modena; l’istallazione artistica “Il Teatro del Mondo”; il quartiere Schutzenstrabe a Berlino; il complesso alberghiero “Il Palazzo” a Fukuoka in Giappone; il museo di arte antica Bonnefantenmuseum a Maastricht nei Paesi Bassi.

Intorno alla fine degli anni ’80 si avvicina anche al design, grazie alla sua amicizia con Luca Meda, art director delle aziende di mobili dei Molteni. Realizza il divano Capitolo, le sedie Teatro e Milano, il secretaire Carteggi. All’attivo anche una collaborazione con Alessi (tazze da the e caffè modello Piazza, la caffettiera la Conica e la Cupola).

Nel 2005 è stata costituita la Fondazione Aldo Rossi per tutelare e divulgare tutta l’attività del grande architetto.

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Maxxi Museo
Il museo è chiuso il lunedì, il sabato e la domenica, mentre è aperto il martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 11 alle 19. Gli ingressi sono contingentati per l’emergenza sanitaria, per cui è necessaria la prenotazione online del biglietto, scegliendo giorno e orario. Per informazione dettagliate visitare il sito del Museo Maxxi.