Come cambia il layout della casa per favorire lo smart working

layout casa per smart working

Come cambia il layout della casa per favorire lo smart working

Come cambia il layout della casa per favorire lo smart working  

 

La pandemia da Covid-19 ha portato una serie di cambiamenti in tutto il mondo e praticamente in tutti i settori della vita personale e lavorativa, modificando stili e abitudini quotidiane. Sono stati scardinati i punti fondamentali del Novecento: lavorare tutti nello stesso luogo e nello stesso tempo, come una catena di montaggio in fabbrica. In questi mesi invece abbiamo riscoperto gli spazi fisici e temporali, anche grazie alla tecnologia.

L’emergenza sanitaria ha imposto ad esempio lo smart working, forse sarebbe meglio definirlo home working, svuotando gli uffici, le metropolitane e le città, costringendo le persone a stare in casa a lavorare e a dividersi gli spazi con famiglia e coinquilini, ad adottare soluzioni per avere un angolo isolato e un’area all’aperto sicura in cui passare qualche ora. Nulla dopo il Covid-19 sarà più come prima e lo sanno anche architetti, ingegneri e costruttori, che d’ora in poi dovranno ripensare il layout della casa, l’arredamento e la suddivisione degli ambienti proprio perché sono cambiate le esigenze.

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Come cambierà il layout della casa

Lo smart working non sarà più solo una soluzione momentanea, perché tanti lavoratori e tante aziende stanno da tempo valutando di proseguire con questa modalità lavorativa anche una volta che sarà cessata l’emergenza. Ad esempio Google ha annunciato che chi vorrà restare a casa fino all’estate 2021 riceverà un bonus di mille euro per attrezzare la propria abitazione in base alle nuove necessità. Questo inevitabilmente cambierà anche il modo di concepire le case del futuro. In fase di progettazione di nuovi edifici e palazzi, infatti, sarà necessario rivedere gli spazi dei singoli appartamenti, per suddividere gli ambienti e creare tutti gli angoli utili per ciascun componente della famiglia.

I singoli ambienti

La casa del futuro sarà soggetta magari a diversi cambiamenti, configurazione degli ambienti e serviranno arredi realizzati con materiali igienizzabili, facili da pulire, sanificare e spostare. E poi la tecnologia: non solo wifi, fibra ottica, ma una vera e propria casa domotica. Inevitabile creare in casa un angolo dedicato al lavoro, un mini ufficio non più improvvisato come avvenuto nel lockdown di marzo, ma uno spazio ben congegnato, studiato nei minimi dettagli. Così come creare per i ragazzi delle camerette in cui poter condividere il momento dello studio e quello del gioco, con angoli definiti per consentire una migliore concentrazione. Il salone e la cucina non saranno così più invasi da computer e faldoni lavorativi o da libri scolastici, lasciando ad ogni membro della famiglia il giusto spazio per le proprie attività di impiego o di svago.

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casa con veranda stile bow window

Uno spazio all’aperto

Acquisterà sempre più importanza anche un’area esterna, che sia un balcone o un giardino, da arredare nel miglior modo possibile per poter trascorrere qualche ora all’aria aperta. Anche in questo caso se lo spazio lo consentirà sarà possibile ritagliarsi ognuno un proprio angolo: per leggere, per giocare, per coltivare un piccolo orto o un giardino pensile. Il lockdown ci ha fatto comprendere come avere uno spazio all’aperto sia fondamentale per le abitazioni del futuro. E se non sarà possibile avere un giardino o un terrazzo molto grande, una finestra o una veranda potranno acquistare una maggiore importanza un po’ come i bow-window inglesi: sarà come avere un quadro incorniciato con lo sguardo sul mondo.

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Come cambieranno anche gli spazi della città

Se il cambiamento degli appartamenti sembra inevitabile, lo sarà anche quello che coinvolgerà gli ambienti e gli edifici della città. Gli uffici non saranno più gli stessi, con lo smart working infatti tenderanno a svuotarsi per diventare invece un punto di scambio e di contaminazione. In quest’ottica potrebbero subire una trasformazione anche i bar, i co-working e le biblioteche: sempre più luoghi di incontro e riunioni per i lavoratori del futuro. L’ufficio fisso o mobile diventerà non qualcosa di uniforme per tutti, ma uno spazio ispirazionale, di condivisione e creazione.

Un cambiamento che porterà anche le città a ridurre l’inquinamento, visto il minor traffico che ne deriva dall’home working, e a facilitare gli spostamenti con i trasporti pubblici o con mezzi “green” per una mobilità sostenibile. Cambierà anche il disegno urbano delle città: da favorire gli spazi aperti come giardini e parchi con la possibilità di fare sport e lunghe passeggiate, ma anche piazze chiuse al transito.

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